Come prepararsi per l’intervento di revisione
Il pensiero di doversi sottoporre a un secondo intervento chirurgico può essere difficile da accettare. Scopra che cos’è l’intervento di revisione e i casi in cui potrebbe rendersi necessario.
Il pensiero di doversi sottoporre a un secondo intervento chirurgico può essere difficile da accettare. Scopra che cos’è l’intervento di revisione e i casi in cui potrebbe rendersi necessario.
Ha già dovuto sottoporsi a un primo intervento chirurgico per l’impianto di una protesi articolare e ora il chirurgo Le ha consigliato di eseguirne un altro, sulla stessa articolazione, perché questa è diventata rigida e Le causa di nuovo dolore. Potrebbe anche sentirla poco stabile, rendendoLe difficile lo svolgimento delle attività quotidiane.1
Si starà probabilmente chiedendo perché si trova in questa situazione, visto che l’intervento di primo impianto è in genere associato a esiti molto buoni. Nella maggior parte dei casi, infatti, consente di alleviare il dolore e di vivere una vita più attiva, ma a volte si verificano delle complicazioni che rendono necessaria l’esecuzione di un secondo intervento. Le ragioni per cui questo accade sono diverse e comprendono allentamento della protesi, infezioni, danni ai legamenti o semplicemente il normale deterioramento.1 Se sta avendo uno di questi problemi, il chirurgo potrebbe consigliarLe un secondo intervento, chiamato “intervento di revisione”.
Anche quando non si verificano altre lesioni, gli impianti possono usurarsi nel corso del tempo e, dunque, con il passare degli anni aumentano anche le possibilità di doversi sottoporre ad un intervento di revisione. I pazienti che si sono sottoposti al primo impianto in giovane età possono essere più longevi della protesi e avere bisogno di sostituirla.
Avendo già subito un intervento di primo impianto di protesi, sa bene che cosa aspettarsi. Nonostante ciò, l’idea di affrontare una nuova operazione può spaventare. Conoscere la situazione potrebbe aiutarLa a placare i Suoi timori, pertanto non esiti quindi a chiedere spiegazioni. Ecco alcune domande generali da rivolgere al chirurgo:3
Per prepararsi all’intervento di revisione dovrà seguire alcune istruzioni che, probabilmente, Le sembreranno familiari perché sono molto simili a quelle previste per l’intervento di primo impianto.1
Nel corso di una procedura di revisione, il chirurgo rimuoverà tutti o solo alcuni dei componenti della protesi originale e li sostituirà. In caso di danni all’osso, il chirurgo potrebbe aver bisogno di usare impianti e strumenti speciali per fornire un maggior sostegno e ottenere un buon risultato.1
Il percorso di guarigione e riabilitazione dopo un intervento di revisione è praticamente uguale a quello successivo all’intervento di primo impianto. Dopo l’operazione, avrà quasi sicuramente bisogno di una riabilitazione, che potrebbe prevedere cure domiciliari, terapie ambulatoriali presso una clinica specializzata, fisioterapia e/o altri tipi di trattamenti riabilitativi.4
Dato che l’intervento di revisione può durare più a lungo ed essere più complesso rispetto al primo impianto, esiste un rischio più alto di complicazioni. Discuta di questa possibilità e dei rischi con il chirurgo e si informi sulle misure specifiche che potrebbero contribuire ad evitarli.1
Gli interventi di primo impianto e di revisione hanno lo stesso obiettivo: alleviare il dolore e ripristinare la funzionalità. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, gli interventi di revisione hanno buon esito e possono garantire anni di attività e una buona funzionalità dell’articolazione.2 Non va tuttavia dimenticato che si tratta sempre di una protesi e che bisogna essere pronti ad affrontare potenziali complicazioni, quali infezioni, effetti collaterali dell’anestesia, allentamento della protesi, frattura, usura, formazione di coaguli e altri problemi, di cui dovrà parlare con il chirurgo.