— *Non si tratta di un paziente/medico reale

Cosa aspettarsi dopo un intervento di protesi articolare

Se si sta preparando per un intervento di protesi articolare, potrebbe chiedersi cosa deve aspettarsi in seguito. Di seguito sono riportate alcune cose che può attendersi nei giorni e nelle settimane successivi all’intervento.

16 dicembre 2020 | 6 minuti

È stato sottoposto a un intervento di protesi articolare? Sta pensando di sottoporsi a un’operazione in futuro? 

In questo caso, non è certamente il solo. Secondo un articolo pubblicato sul Journal of Bone and Joint Surgery, ogni anno vengono eseguiti oltre 1 milione di interventi di protesi d’anca e di ginocchio.1 Si prevede che questo numero aumenterà in futuro per via dell’invecchiamento della generazione del baby boom. 

Certamente, non sono solo le persone anziane a sottoporsi a un intervento di protesi articolare. Questa operazione comune interessa persone di tutte le età, generalmente a causa di infiammazione cronica delle articolazioni, lesioni, dolore e disfunzione causati da condizioni quali osteoartrosi, artrite reumatoide e simili. 

Se le misure conservative non sono riuscite a dare sollievo al dolore articolare, insieme al medico può decidere se l’operazione di protesi articolare è adatta nel Suo caso. Se è così, vorrà sapere cosa attendersi dopo l’intervento, perché così potrà prepararsi per una migliore guarigione e far sì che le cose vadano nel migliore dei modi. 

Cinque cose che può aspettarsi dopo un intervento di protesi articolare

1. Si muoverà il prima possibile.

Le tipologie più comuni di intervento di protesi articolare riguardano l’anca e il ginocchio (chiamati rispettivamente artroplastica totale del ginocchio e artroplastica totale dell’anca). Nella maggior parte dei casi, i medici desiderano che i loro pazienti possano alzarsi e muoversi nel minor tempo possibile da quando escono dalla sala operatoria.Questa mobilizzazione precoce è essenziale per migliorare il successo postoperatorio e ridurre il rischio di complicazioni come coaguli di sangue e cicatrici estese. 

Il giorno dell’intervento può aspettarsi una o due visite da parte di un fisioterapista, che La aiuterà a compiere alcuni passi e a salire e scendere le scale, laddove opportuno. Se ha bisogno di un dispositivo di ausilio, come un bastone, delle stampelle o un deambulatore, il fisioterapista Le insegnerà ad usarlo. 

Anche se non è più molto comune, alcuni chirurghi prescrivono un dispositivo, denominato CPM (Continuous Passive Motion), per favorire la guarigione da determinate operazioni di protesi articolare. Se il chirurgo desidera utilizzare una macchina CPM, il fisioterapista la regolerà in modo specifico e insegnerà a Lei e ai Suoi cari ad utilizzarla. 

Il Suo fisioterapista potrebbe anche insegnarLe a fare esercizi di respirazione o fornirLe un dispositivo particolare, come uno spirometro incentivante, per fare in modo che Lei compia respiri profondi e il Suo corpo riceva tutto l’ossigeno di cui ha bisogno. Una corretta respirazione contribuisce alla guarigione e alla gestione del dolore, riducendo il rischio di complicazioni come le infezioni respiratorie. 

Inoltre, potrebbe essere soggetto a particolari precauzioni o limitazioni in termini di carico e di movimenti (movimenti che il chirurgo vuole che Lei faccia o non faccia) per proteggere l’articolazione in via di guarigione. Queste limitazioni hanno in generale una durata che va dalle 6 alle 8 settimane, ma in alcuni casi possono essere permanenti. Se è soggetto a limitazioni, il fisioterapista Le indicherà quali sono e come seguirle.

2. Le verranno forniti esercizi specifici per le diverse fasi della riabilitazione post-operatoria.

Oltre a farLa camminare il prima possibile dopo l’intervento, il chirurgo e/o il fisioterapista Le fornirà esercizi specifici nell’ambito di un programma di riabilitazione. A seconda del Suo stato di salute generale e dell’esito dell’intervento, potrà svolgere questi esercizi in autonomia a casa, nel corso di visite ambulatoriali con un fisioterapista o in un contesto di riabilitazione in degenza a breve termine. 

Questi esercizi cambieranno nel corso del tempo. Ad esempio, nei primi giorni successivi all’intervento saranno concentrati sulla riduzione del gonfiore, sul controllo del dolore, sulla guarigione dei tessuti e sull’ampliamento del range di movimento,mentre durante i successivi 1-2 mesi saranno finalizzati a migliorare forza, equilibrio e mobilità articolare.

Dopo 3 mesi circa, a seconda dello stato di salute e delle circostanze personali, dovrebbe poter tollerare la maggior parte delle attività a basso impatto nell’intera escursione di movimento.

3. Probabilmente avvertirà un certo dolore, ma potrà mettere in atto delle misure per controllarlo.

I progressi compiuti nella moderna tecnologia medica e nella medicina ortopedica hanno reso gli interventi di protesi articolare più efficaci che mai. È tuttavia normale avvertire un certo livello di dolore post-operatorio, soprattutto quando si eseguono esercizi finalizzati a riottenere la mobilità.

Per non farsi sopraffare dal dolore, si assicuri di assumere tutti i farmaci prescritti, prendere gli antidolorifici prima degli esercizi o degli appuntamenti dal fisioterapista e restare attivo. Può anche applicare del ghiaccio sull’articolazione in via di guarigione per un massimo di 20 minuti per volta o secondo quanto raccomandato dal chirurgo. 

Inoltre, il ricorso a una dieta sana ricca di antinfiammatori può aiutare a gestire la guarigione e il dolore. Il chirurgo potrebbe suggerirLe di evitare gli zuccheri e i cibi altamente trasformati e di nutrirsi di grassi salutari, frutta, verdura e proteine di qualità. 

4. Il chirurgo Le fornirà istruzioni dettagliate sugli aspetti da osservare attentamente.

È importante restare attivi nel corso della fase di guarigione, ma lo è altrettanto non spingersi fino al punto di cadere o sentirsi insicuri, come ad esempio tentare di tornare troppo presto a svolgere esercizi ad alta intensità. 

È fondamentale anche contattare immediatamente il medico nel caso in cui si avvertano segni o sintomi di complicazioni, come un’infezione. Il chirurgo Le comunicherà quali sono gli aspetti da osservare attentamente, tra cui gonfiore, arrossamento, drenaggio dalla ferita durante la guarigione o febbre.

5. Prima o poi, la maggior parte dei pazienti arriva a sentirsi meglio.

È fondamentale che comprenda che il Suo corpo è unico ed è diverso da quello di qualsiasi altro essere umano. Gli esiti delle procedure chirurgiche, i farmaci e i loro effetti indesiderati, i tempi di guarigione e i risultati variano da persona a persona. La Sua esperienza sarà diversa da quella del Suo vicino di casa. È importante che lo tenga presente prima, durante e dopo l’intervento chirurgico e la guarigione.

Visto che ognuno è diverso, il processo di guarigione potrebbe durare più a lungo rispetto alle attese oppure potrebbe essere più rapido. Deve mantenere un atteggiamento positivo e nutrire aspettative realistiche. Parli delle Sue preoccupazioni e dei progressi compiuti con il medico e ne segua le istruzioni per il trattamento dopo l’intervento chirurgico. Questo è un fattore chiave della guarigione.

Qualsiasi intervento chirurgico, per quanto possa sembrare banale, presenta dei rischi. Anche se si tratta di un’evenienza rara, durante e dopo l’intervento possono presentarsi alcune complicazioni, tra cui infezioni, coaguli di sangue, rottura dell’impianto, errori di allineamento e usura prematura dell’impianto. In tutti questi casi può rendersi necessario un ulteriore intervento chirurgico. Per contribuire ad evitare queste complicazioni, i chirurghi possono prescrivere antibiotici e anticoagulanti, sia prima che dopo l’intervento. Discuta di questi aspetti e degli altri rischi con il Suo chirurgo.

Ciò premesso, la maggioranza delle persone che si sottopongono ad un’operazione di protesi articolare arriva ad avvertire un livello di dolore notevolmente inferiore e a godere di una mobilità significativamente maggiore rispetto a prima dell’intervento chirurgico.

In qualunque fase della vita Lei si trovi, è normale che provi una certa apprensione in vista di un imminente intervento di protesi articolare. Ci auguriamo che queste informazioni possano aiutarLa a sentirsi più preparato per l’intervento chirurgico e ottimizzare i risultati ottenuti, per consentirLe di intraprendere il percorso verso uno stile di vita salutare, attivo, piacevole e produttivo.

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Riferimenti
  1. Kremers, Hilal M., et al. Prevalence of Total Hip and Knee Replacement in the United States. Journal of Bone and Joint Surgery AM. 97:1386-97; 2015. http://dx.doi.org/10.2106/JBJS.N.01141
  2. Total Knee Replacement. American Association of Hip and Knee Surgeons. https://hipknee.aahks.org/total-knee-replacement/