Il mio intervento chirurgico articolare è stato rimandato a causa della Covid-19, ma l'articolazione mi fa ancora male...

A causa dello stop mondiale causato dal virus della Covid-19, alcuni interventi “elettivi”, come quelli di sostituzione protesica, sono stati rinviati. Il Dott. Dumont spiega la ragione di tali rinvii e alcune cose che è possibile fare nel frattempo.

16 dicembre 2020 | 5 minuti

La pandemia da Covid-19 ha cambiato l’andamento del mondo in un lasso di tempo relativamente breve. Per molti di noi, attività banali come andare a fare la spesa sono diventate fonte d’ansia. Questo periodo di distanziamento sociale, quarantena e isolamento ci impedisce di stare con molti dei nostri amici e parenti. Se soffre di dolore articolare causato dall’artrite o ha una lesione ed era in attesa di sottoporsi a un intervento chirurgico, è molto probabile che questo intervento sia stato rinviato. Il che è chiaramente frustrante. Dopo tutto, il dolore si fa sentire e la soluzione chirurgica che sembrava a un passo ora è stata rinviata a data da destinarsi.

Prima di tutto, è importante soffermarci sul significato dell’espressione “intervento chirurgico elettivo”. Il termine “elettivo”, ovvero “scelto”, può lasciare perplessi alcuni pazienti, perché si potrebbe intendere che si è scelto di avere una lesione o una compromissione fisica. Al contrario, nessuno “sceglie” di avere l’artrosi all’anca o al ginocchio, una lacerazione alla cuffia dei rotatori o le mani intorpidite a causa della sindrome del tunnel carpale.

A marzo, molti Paesi di tutta Europa hanno consigliato di cancellare le procedure elettive. I Paesi, i sistemi ospedalieri e i singoli chirurghi hanno deciso se eseguire o meno vari interventi chirurgici. Molti chirurghi direbbero che esistono determinate procedure per le quali il fattore tempo è fondamentale e che pertanto devono comunque essere eseguite. Nonostante la varietà di definizioni e algoritmi che determinano gli interventi che possono essere eseguiti, in linea generale condizioni quali fratture che richiedono una riparazione chirurgica, infezioni, alcuni tumori e lesioni che potrebbero causare un danno nervoso o spinale progressivo spesso rientrano nella suddetta categoria. Quindi qual è il problema legato agli interventi ortopedici?

Sebbene possa sembrare che nel luogo in cui vive la situazione degli ospedali sia buona e che continuino ad esserci letti disponibili per i pazienti, la pandemia da Covid-19 comporta una pressione enorme per i sistemi sanitari.  Le sfide da affrontare sono tante. Esiste una preoccupazione fondata circa la quantità di dispositivi di protezione individuale (DPI) che sono e saranno disponibili per gli operatori sanitari in prima linea nell’assistenza dei pazienti infetti. Se queste persone non dispongono dei DPI appropriati, corrono un rischio molto elevato di contrarre il virus, potendo poi trasmetterlo ad altri, ammalarsi seriamente o entrambe le cose. 

Qualsiasi procedura chirurgica è un lavoro di squadra. Molte persone presenti in sala operatoria devono indossare camici e mascherine, spesso inclusi il chirurgo, gli infermieri, i tecnici e gli assistenti chirurgici, i medici anestesisti e gli infermieri anestesisti. Anche in una giornata in cui vengono eseguiti pochi interventi chirurgici, vengono usati molti DPI.  Sebbene le aziende del settore produrranno più camici e mascherine, non possiamo sostituire le persone che stanno rischiando la loro stessa salute. Alcune città stanno cercando, con non poca difficoltà, di riassegnare i loro medici, infermieri e altri operatori sanitari a ruoli diversi per poter essere in grado di sostenere il volume di pazienti affetti da coronavirus. 

Anche i ventilatori sono un tema di discussione. In una situazione normale senza pandemia virale, noi, membri della società, non ci soffermiamo a pensare ai ventilatori presenti nei reparti di terapia intensiva. Per i pazienti che sviluppano sindrome respiratoria acuta grave (Severe Acute Respiratory Syndrome, SARS) causata dal virus della Covid-19, un ventilatore diventa l’unica speranza di vita. Con l’impennata di casi di pazienti con necessità di ventilazione assistita, i macchinari usati a supporto della respirazione durante l’anestesia chirurgica possono essere riconvertiti e usati come ventilatori. Quindi, dobbiamo valutare molto attentamente le circostanze in cui scegliamo di utilizzare questi macchinari per procedure non urgenti. 

Tuttavia, nonostante tutto questo, il dolore che sente al ginocchio, all’anca, alla spalla o al dito del piede è ancora lì. Per un chirurgo ortopedico, è dura sedersi in panchina e guardare i propri pazienti soffrire. Tutta la nostra carriera è mossa dalla volontà di fare tutto ciò che è in nostro potere per alleviare i disturbi dei pazienti e migliorare la loro condizione.

Quindi, che si può fare nel frattempo?

  • Semplici misure come impacchi di ghiaccio, applicazione di calore, uso di analgesici da banco come il paracetamolo, stretching dolce e massaggi possono rivelarsi tutte utili. Non sono la panacea, ma per adesso è quello che abbiamo.
  • Mantenere una routine che includa una dieta sana e bilanciata e un po’ di attività fisica leggera può aiutarLa a mantenere una buona condizione fisica, nonché ridurre l’ansia e lo stress. Sebbene la Sua lesione o condizione possa limitare le Sue attività e la Sua capacità di fare esercizio, non demorda, perché anche qualcosina può servire. Anche una semplice pedaliera per tenere in movimento i muscoli delle gambe o una camminata moderata (sempre rispettando le misure di distanziamento sociale) possono migliorare la Sua giornata ed aiutare a costruire un senso di realizzazione importante in questo periodo difficile. 
  • Per stilare un elenco di attività la sera prima di ogni giornata ci vogliono pochi minuti, ma vedrà che Le sarà utile per motivarsi.
  • Porti a termine dei piccoli progetti in casa per i quali normalmente non ha tempo. 

Se il Suo dolore non è gestibile tramite rimedi casalinghi, chiami il Suo medico. Molti studi ortopedici offrono opzioni di telemedicina per valutare le Sue preoccupazioni senza che debba necessariamente sottoposti a una visita di persona. Anche molti studi di fisioterapia hanno iniziato a fare lo stesso. In poche parole, la Sua rete di supporto muscoloscheletrico è ancora al Suo fianco. 

 

Tutti noi abbiamo un ruolo nella lotta alla pandemia. Per alcuni, questo ruolo si traduce in turni da 12 ore intubando pazienti con problemi respiratori. Per altri, significa aiutare la società ad andare avanti, smaltendo una fila alla cassa, riempiendo gli scaffali vuoti o raccogliendo i rifiuti per mantenere puliti i quartieri. Per la gran parte delle persone, il contributo è semplicemente stare a casa, lavarsi spesso le mani e mantenere il distanziamento sociale nei casi in cui si possa proprio fare a meno di uscire. Non possiamo sottovalutare l’importanza di ognuna di queste categorie di persone. Sono tutte fondamentali.

Il mondo tornerà pian piano alla normalità e tutto questo passerà. Tuttavia, probabilmente non sarà così semplice. Ne pagheranno il conto l’economia globale e la nostra cultura sociale e comunitaria, ma soprattutto perderemo molte vite. Sappia che i Suoi medici e gli operatori sanitari sono lì per aiutarLa e apprezzano la Sua pazienza nell’attendere l’intervento chirurgico.

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Riferimenti

Scritto dal Dott. Guillaume Dumont in qualità di consulente retribuito di Zimmer Biomet

  1. Sealander, K., et al. (2020, Mar 22). How to Handle Elective Surgeries and Procedures During the Covid-19 Pandemic. McDermott, Will & Emery. www.mwe.com/insights/how-to-handle-elective-surgeries-and-procedures-during-the-covid-19-pandemic/