— *Non si tratta di un paziente reale

Il recupero da un intervento di protesi articolare

Le aspettative del paziente su come si sentirà dopo l’impianto di una protesi articolare sono molto importanti per l’esito effettivo dell’intervento. In questo articolo, il Dott. Aleto spiega che cosa dice ai suoi pazienti per aiutarli a prepararsi in modo realistico a quello che verrà.

16 dicembre 2020 | 7 minuti

Ogni anno, in tutto il mondo, si eseguono moltissimi interventi di protesi articolare. Con l’invecchiamento della generazione del boom economico e la crescente esigenza di migliorare mobilità e qualità di vita, in futuro si assisterà a un considerevole aumento del numero annuo di interventi, che porterà l’impianto di protesi articolari ai primi posti nell’elenco delle procedure chirurgiche programmate più comuni nei prossimi decenni.

Nella maggior parte dei pazienti, le protesi d’anca o di ginocchio sono indicate quando il dolore è presente tutti i giorni e non risponde ai trattamenti non chirurgici. Solitamente, si tratta di casi di artrosi in fase terminale con contatto diretto tra osso e osso. Pur essendo interventi chirurgici che hanno in genere un buon esito, come avviene per ogni operazione esistono anche dei rischi.

Se si tratta di interventi che di solito hanno successo, perché alcune persone continuano a essere insoddisfatte degli esiti? Anche se le ragioni possono essere molte, una comune causa di insoddisfazione è riconducibile proprio alle aspettative dei pazienti, più o meno realistiche, riguardo all’esito dell’intervento. È quindi importante capire bene cosa è plausibile aspettarsi da un intervento di protesi d’anca o di ginocchio, sia in termini di guarigione sia di risultati a lungo termine. 

Aspettative generali dopo un intervento di protesi d’anca o di ginocchio

In generale, la maggior parte dei pazienti trova il processo di guarigione dopo una protesi d’anca più semplice e rapido rispetto a quello dopo una protesi di ginocchio. Il motivo è per lo più riconducibile alle differenze tra le due articolazioni. L’anca è un’articolazione sferica e, dopo l’intervento, non diventa rigida come il ginocchio, che è invece un’articolazione a cerniera. L’impianto di un protesi di ginocchio richiede quindi molta più terapia per recuperare la mobilità articolare e, di conseguenza, un maggiore investimento di tempo e sforzi da parte del paziente.   

anterior hip - recovering from joint replacement surgery
anterior knee - recovering from joint replacement surgery

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i pazienti più giovani hanno un percorso di guarigione più lento e doloroso rispetto agli anziani. Si tratta di una situazione normale perché gli anziani, per via del naturale processo di invecchiamento, hanno meno massa muscolare dei giovani.

  • Si deve evitare di paragonare sé stessi agli altri: ogni paziente ha i propri tempi di guarigione e reagisce all’intervento e al dolore in modo diverso. Nei primi due o tre mesi dopo l’intervento, è fondamentale ai fini della guarigione concentrarsi sui miglioramenti quotidiani e settimanali. Nel corso del primo anno, con la guarigione della nuova articolazione e la riparazione dei muscoli circostanti, la maggior parte dei pazienti nota un miglioramento continuo.
  • Dopo l’impianto di una protesi articolare, quasi tutti i pazienti si sentono esausti. Va ricordato che si tratta di un intervento di chirurgia maggiore, dopo il quale il corpo ha bisogno di molte energie per riprendersi: la stanchezza fa parte del normale processo di guarigione.
  • La maggior parte dei pazienti riferisce di sentire più dolore durante la notte e di non riuscire a dormire bene per più di due o tre ore di seguito. Finché questa situazione non migliora, è importante continuare a usare gli antidolorifici e seguire tutte le istruzioni del medico relative all’applicazione di ghiaccio, al movimento e all’attività. Strategie di gestione del dolore post-operatorio per i pazienti ortopedici
  • Dopo lunghi periodi in posizione seduta o di inattività, la rigidità è un problema comune, che può persistere anche per diversi mesi dopo l’intervento, persino dopo che è scomparso il dolore. È una conseguenza dell’infiammazione che si verifica nell’ambito del normale processo di guarigione. Nel primo anno dopo l’intervento, l’infiammazione provoca anche calore e gonfiore dell’articolazione dopo l’attività. Con l’avanzare del processo di guarigione, questi sintomi dovrebbero risolversi. È invece necessario rivolgersi al medico in caso di gonfiore, rigidità o calore eccessivi, poiché potrebbero indicare la presenza di un’infezione o di altre complicazioni.
  • Alcuni pazienti possono usare la nuova articolazione a pieno carico dopo l’intervento, ma avranno probabilmente bisogno di un aiuto per camminare. Si inizierà con un deambulatore, per poi passare a un bastone e arrivare infine a camminare senza ausili. Per alcuni pazienti, questa fase può durare alcuni giorni, mentre per altri possono essere necessarie settimane. Dopo l’intervento è fondamentale evitare le cadute; il rischio che si verifichino è elevato e potrebbero provocare danni all’articolazione.
  • La limitazione delle attività dopo l’impianto di una protesi dipende soprattutto da come risponde l’articolazione. In caso di attività eccessiva, è possibile che il dolore e il gonfiore aumentino. Il medico potrebbe imporre delle restrizioni temporanee, o persino permanenti, per alcune attività, in base alla situazione del singolo paziente.

Dopo l’intervento, il dolore dovuto al contatto tra le ossa dovrebbe scomparire. Esistono, però, diversi fattori che potrebbero causare dolore e avere conseguenze sulle capacità funzionali. Se la limitazione funzionale è dovuta a cause diverse dal dolore, potrebbe influire sul processo globale di guarigione.

Informazioni sulla protesi di ginocchio

  • Il dolore e un certo grado di gonfiore sono normali dopo l’intervento. Il sollevamento dell’arto, l’applicazione di ghiaccio e l’uso degli antidolorifici prescritti dal chirurgo sono fondamentali nel primo periodo post-operatorio.
  • L’obiettivo principale dopo l’operazione è riacquistare la mobilità del ginocchio, che rappresenta l’aspetto più difficile per la maggior parte dei pazienti. Di solito sono necessarie dalle sei alle otto settimane di fisioterapia.
  • Il mancato recupero della mobilità dopo l’intervento può limitare la funzionalità della nuova articolazione. In generale, si dovrebbe recuperare la piena mobilità dopo 8-12 settimane. Se non si osservano i progressi previsti, potrebbe essere necessario effettuare una manipolazione sotto anestesia per rompere il tessuto cicatriziale che si forma nel periodo post-operatorio.
  • Dopo l’impianto della protesi, alcuni pazienti sentono un clic o un rumore nel muovere il ginocchio. Va ricordato che il ginocchio viene ricostruito con impianti in metallo e plastica. Il rumore diventa comunque meno evidente con il passare del tempo.
  • È normale avvertire dolore all’interno del ginocchio e intorpidimento all’esterno; quest’ultima sensazione può persistere per diversi mesi, ma in genere migliora con il passare del tempo ed è dovuta all’incisione cutanea superficiale.
  • La maggior parte dei pazienti proverà fastidio nell’inginocchiarsi. Chieda al chirurgo informazioni specifiche su questo movimento.
  • Fare le scale può risultare difficile e provocare dolore per molti mesi dopo l’intervento; questa attività specifica è estremamente impegnativa per il nuovo ginocchio e richiede molta forza, che si recupererà gradualmente. I miglioramenti dovrebbero vedersi con il passare del tempo e con l’uso continuo dell’articolazione. 

Informazioni sulla protesi d’anca

  • Il dolore e un certo grado di gonfiore sono normali dopo l’intervento. Il sollevamento dell’arto, l’applicazione di ghiaccio e l’uso degli antidolorifici prescritti dal chirurgo sono fondamentali nel primo periodo post-operatorio.
  • L’obiettivo principale dopo l’impianto di una protesi d’anca è riuscire a camminare senza assistenza, in base alla tolleranza del paziente. La mobilità si recupera in genere con l’uso normale e non richiede terapie specifiche come avviene invece per la protesi di ginocchio.
  • Sarà probabilmente necessario prendere alcune precauzioni dopo l’intervento per evitare lussazioni dell’anca. Infatti, pur trattandosi di un evento che si verifica difficilmente, il rischio è massimo nei primi due o tre mesi, proprio durante il processo di guarigione dell’articolazione. Il medico potrebbe imporre delle restrizioni temporanee, o persino permanenti, per alcune attività, in base alla situazione del singolo paziente.
  • La gamba sembra troppo lunga, ma non lo è. Si tratta di una sensazione frequente dopo un intervento di protesi d’anca che, di solito, scompare a mano a mano che la pelvi si adatta alla nuova articolazione.
  • La zoppia si risolverà con il passare del tempo e con l’uso. Quanto maggiore era la durata della zoppia prima dell’intervento, tanto più tempo servirà per riabilitare i muscoli dell’anca e disabituarli al precedente modo di camminare.

Non va infine dimenticato che la protesi d’anca è un trattamento per l’artrosi e non una soluzione magica che riporterà l’orologio indietro nel tempo. In caso di domande o dubbi su cosa aspettarsi dall’intervento si rivolga al Suo medico curante, che saprà fornirle indicazioni in base alla Sua condizione specifica.

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Riferimenti

Scritto dal Dott. Thomas Aleto in qualità di consulente retribuito di Zimmer Biomet